venerdì 21 maggio 2010

Modello psicoterapeutico ontopsicologico

Secondo la scienza ontopsicologica, la psicoterapia non si rivolge esclusivamente al malato, ma anche ai cosiddetti uomini “sani”, ed è un passaggio obbligato – un dovere – soprattutto per quegli uomini sani che vogliano, con la loro professione, farsi attivatori di valori sociali per l’umano. Ciò in quanto la psicoterapia, condotta con gli strumenti, il metodo ed il criterio propri del modello ontopsicologico, consente all’essere umano di recuperare il proprio Io vero, originario ed autentico, l’unico che garantisce all’operatore sociale (filosofo, critico, pedagogo, legislatore, etc.) di ricercare e di applicare ciò che è giusto e non di eseguire – inconsapevolmente – il copione, lo stereotipo che ha introiettato sin dall’infanzia sulla base di una costruzione operata da altri. Colui che voglia farsi funzione per il sociale, infatti, ha una doppia responsabilità: verso se stesso e verso il collettivo. Pertanto, è necessario che divenga pienamente conscio a se stesso, per evitare che quel quantico di energia che agisce a sua insaputa (pulsione rimossa) possa amplificare il male sociale e, conseguentemente, pregiudicare il benessere collettivo.